Aggiornamenti sul mercato dei piani 23 ottobre 2023

Il Mercato degli Acciai in Europa: prospettive in una fase di incertezza

Il mercato europeo degli acciai si trova attualmente in una fase di incertezza in cui, nonostante la debolezza della domanda,  le acciaierie stanno comunque tentando di aumentare i prezzi dei coils. Questi aumenti sono giustificati dai crescenti costi di produzione, che rendono necessario un aggiustamento dei prezzi per mantenere la redditività.

Uno dei fattori chiave che rafforza il tentativo delle acciaierie è la mancanza di offerte competitive di acciai importati. Va poi considerato che diversi impianti siderurgici europei, tra cui quelli di ArcelorMittal in Germania e Belgio, sono temporaneamente inattivi, riducendo la produzione interna e  la disponibilità di materiale sul mercato. Inoltre, impianti come Salzgitter in Germania e Tata Steel nei Paesi Bassi hanno anch’essi affrontato periodi di inattività per manutenzione.

Tuttavia, nonostante questi tagli alla produzione, la domanda per gli acciai è rimasta debole, e le attività commerciali sono rallentate sia tra gli utilizzatori finali che tra i distributori. Questa situazione ha contribuito a un clima di incertezza che si riflette nella riluttanza dei produttori a ridurre i prezzi. Inoltre, l’attuale contesto di incertezza economica globale ha giocato un ruolo significativo nella decisione di mantenere i prezzi stabili o persino alzarli.

Nonostante la debolezza del mercato, c’è un’aspettativa di ritorno dei compratori sul mercato, sia per rifornirsi delle scorte che per soddisfare le esigenze del primo trimestre del 2024. Questo potrebbe contribuire a stabilizzare i prezzi o addirittura a portare a un loro ulteriore aumento.

Inoltre, le analisi di fonti di mercato suggeriscono che i recenti cali dei prezzi in Europa sono stati principalmente influenzati dalla concorrenza delle importazioni. Tuttavia, a partire da ottobre, le offerte di importazione di coil laminati a caldo (HRC) in Europa hanno smesso di essere competitive, riducendo così la pressione negativa delle importazioni. Questo fa pensare che entro la fine dell’anno i produttori di acciaio in Europa possano riuscire ad aumentare i prezzi.

La mancanza di offerte competitive di importazione e i lunghi tempi di consegna per il materiale estero hanno spinto gli acquirenti a rivolgersi ai fornitori nazionali. Questa tendenza ha il potenziale per favorire i produttori europei e contribuire a un aumento della domanda interna.

Sebbene il portafoglio ordini dei produttori non sia particolarmente elevato, i produttori non sono disposti ad accettare prezzi più bassi che metterebbero a rischio la copertura dei costi. Pertanto, è probabile che vedremo gli acquirenti preferire l’acquisto di bobine nazionali anziché importare, il che può contribuire a consolidare la posizione dei produttori locali.

In sintesi, il mercato europeo degli acciai sta attraversando un periodo di incertezza, ma ci sono segnali di una possibile stabilizzazione o addirittura di un aumento dei prezzi. La mancanza di offerte competitive di importazione e la crescente dipendenza dai fornitori nazionali sono fattori che contribuiscono a questa prospettiva positiva per i produttori europei. Tuttavia, la situazione rimane dinamica e soggetta a cambiamenti in risposta agli sviluppi del mercato globale e alle esigenze dei consumatori.

 

Previsione domanda di acciaio

Le previsioni sulla domanda globale di acciaio per il 2023 sono state riviste al ribasso da Worldsteel. Invece di una crescita prevista del 2,3% ad aprile, ora si stima un aumento annuo dell’1,8%. Questa revisione è attribuita agli alti tassi di interesse che stanno frenando gli investimenti e i consumi, mentre il settore manifatturiero continua a rallentare nonostante alcuni miglioramenti nella catena di approvvigionamento. A ciò si aggiungono le influenze della transizione strutturale in Cina e l’aumento dei conflitti geopolitici.

La domanda di acciaio dovrebbe raggiungere 1,81 miliardi di tonnellate nel 2023 e prevede un ulteriore aumento dell’1,9% nel 2024, portandola a 1,85 miliardi di tonnellate. Tuttavia, a causa dell’effetto ritardato della politica monetaria restrittiva, ci si aspetta che la ripresa della domanda di acciaio sia lenta nelle economie avanzate. Nel frattempo, le economie emergenti mostrano una divergenza nelle performance, con l’Asia emergente che rimane resiliente.

In Cina, si prevede che il mercato immobiliare si stabilizzi alla fine dell’anno, portando a una leggera crescita nella domanda di acciaio, grazie alle misure governative. Tuttavia, le prospettive per il 2024 rimangono incerte a causa delle scelte politiche che saranno fatte per affrontare le difficoltà economiche attuali. Inoltre, i conflitti regionali in aumento, che incidono sui prezzi del petrolio e sulla frammentazione geoeconomica, rappresentano ulteriori rischi al ribasso.

La domanda di acciaio in Cina nel 2023 dovrebbe crescere del 2%, sostenuta dagli investimenti infrastrutturali e dalla stabilità nel settore immobiliare.

Nell’Unione Europea, la politica monetaria resterà restrittiva, il che significa che non ci sarà un forte aumento nella domanda reale nel 2024. Tuttavia, con la fine dei cicli di destocking, si prevede un rimbalzo tecnico che porterà a una crescita positiva della domanda l’anno successivo. La Germania, motore di crescita della regione, è particolarmente colpita, con una recessione sia nel settore manifatturiero che nel mercato immobiliare. La domanda dovrebbe crollare del 10% quest’anno e poi rimbalzare del 10,6% nel 2024.

Negli Stati Uniti, l’effetto ritardato della politica monetaria restrittiva indica un rischio al ribasso per il 2024. La domanda è prevista in calo dell’1,1% quest’anno, ma dovrebbe riprendersi dell’1,6% l’anno successivo. (Fonte Kallanish)

 

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Alessandra Sangoi

Alessandra Sangoi
CEO

Mercato al 8 gennaio 2024

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