Aggiornamenti sul mercato dei piani 9 ottobre 2023

Andamento del mercato dei piani

La contrazione della domanda da parte degli utilizzatori finali di acciaio continua ad essere, in questo momento, uno dei principali fattori che condizionano il mercato dei coils. Il rallentamento delle richieste ha influenzato negativamente gli scambi e ha reso difficile la previsione delle prospettive a breve termine. Gli operatori del settore sono ora in una fase di attesa e cercano di capire come evolverà la domanda nei prossimi mesi.

Un ulteriore elemento che contribuisce ad aggiungere complessità alla situazione di mercato è dovuto alle scelte degli operatori riguardo ai livelli di magazzino. Molti stanno cercando di contenere le scorte in vista delle chiusure di fine anno, il che può influenzare la disponibilità di coils sul mercato e creare ulteriori incertezze.

Tuttavia, è importante notare che una ulteriore discesa dei prezzi sembra improbabile. Questo è dovuto agli elevati costi di produzione e al controllo dei livelli di produzione da parte delle acciaierie, che stanno cercando di sostenere il mercato. Gli operatori del settore comprendono l’importanza di evitare una guerra al ribasso dei prezzi che potrebbe danneggiare l’intera industria.

Nonostante questi sforzi, c’è una preoccupazione diffusa per la debolezza delle performance in alcuni settori chiave. Tra i settori particolarmente colpiti dalla crisi economica ci sono l’edilizia e gli elettrodomestici. Inoltre, anche l’industria automobilistica, che inizialmente aveva registrato buoni volumi di ordini per bobine nella prima metà dell’anno, sta mostrando segni di rallentamento. Questo ha portato a un certo pessimismo sulle prospettive a breve termine per il settore automobilistico.

L’industria europea degli elettrodomestici è stata particolarmente colpita dalla crisi economica. Nel secondo semestre, la sua performance è stata debole, con un’attività che si è mantenuta a bassi livelli. Gli alti costi dell’acciaio e di altri componenti hanno ulteriormente compresso i margini di profitto del settore, creando ulteriori sfide.

In questo contesto, si è sviluppato un braccio di ferro tra i centri di servizio italiani e i produttori. Le acciaierie desiderano aumentare i prezzi per compensare i costi di produzione elevati, ma i centri di servizio ritengono che in un mercato debole non ci sia spazio per aumenti. Questo conflitto riflette la tensione presente nel settore e indica la difficoltà di raggiungere un accordo.

Al momento, il mercato è debole e pochi sono disposti ad acquistare, se non per la necessità di ripristinare le scorte. Si stima che la distribuzione possa resistere fino a ottobre senza effettuare nuovi acquisti per il riassortimento dei magazzini. Di conseguenza, ci si avvicina al momento in cui riprenderanno le trattative per i fabbisogni di riassortimento dei magazzini.

In conclusione, il mercato dei coils sta affrontando sfide significative a causa della contrazione della domanda, dei costi di produzione elevati e delle tensioni tra i vari attori del settore. Le prospettive a breve termine rimangono incerte, ma gli operatori stanno cercando di adottare strategie per affrontare queste sfide e prepararsi per la ripresa economica. Sarà interessante vedere come si evolverà il mercato nei prossimi mesi e se saranno necessarie ulteriori azioni per stabilizzarlo.

 

Gli ostacoli normativi legati all’import

Gli operatori dei centri di servizi stanno vivendo un periodo di crescente preoccupazione a causa delle sfide sempre maggiori legate all’importazione di coils dall’estero dovute al complesso quadro normativo dell’attuale sistema di contingenti di salvaguardia. La disponibilità di quote per l’importazione di coils esenti da dazio è diventata più incerta, soprattutto per diversi paesi del far east che sono di notevole importanza per l’acquisto di coils. Questa situazione implica che sia possibile sapere solo al momento dello sdoganamento se le quote “altri paesi” saranno superate e se questo implichi il pagamento del dazio. Dazio che può arrivare fino al 25% del valore del coil.

È importante notare che, a partire dallo scorso 1 Ottobre 2023 il sistema di salvaguardia è affiancato dal CBAM (carbon border adjustment mechanism). Questo nuovo sistema prevede, nella sua fase iniziale, che a partire dal 1 ottobre 2023 sia obbligatoria la registrazione dei dati relativi alle importazioni di coils. Questa registrazione, tuttavia, è finalizzata a preparare il terreno per l’adozione, quando il sistema sarà pienamente operativo, di un onere che verrà calcolato in base al livello di emissioni generate dai siti produttivi da cui provengono i coils importati.

Tutto questo contribuirà a rendere ancora più difficile l’importazione di coils dall’estero o a renderla comunque più costosa, poiché le imprese saranno soggette a una maggiore regolamentazione e a nuovi costi legati alle emissioni di carbonio.

 

Come cambierà l’export di acciaio dalla Cina

La Cina, in quanto principale produttore mondiale di acciaio, ha svolto un ruolo fondamentale nell’ambito del commercio internazionale di questo materiale. Tuttavia, l’evoluzione dei suoi mercati di destinazione è stata influenzata da diversi fattori significativi.

In Europa, l’implementazione di rigorose normative volte a proteggere il settore siderurgico europeo ha comportato crescenti ostacoli e limitazioni all’importazione di acciaio proveniente da fonti extraeuropee. Inoltre, il conflitto tra Russia e Ucraina ha ulteriormente condizionato le rotte di esportazione dell’acciaio cinese.

Un punto di crescita notevole delle esportazioni cinesi è rappresentato dalla Turchia, specialmente in risposta alle esigenze scaturite dal devastante terremoto che ha colpito alcune regioni del paese. Tuttavia, in Europa, dopo la pandemia di Covid-19 e a causa del conflitto russo-ucraino, l’importazione di acciaio si è indirizzata maggiormente verso paesi diversi dalla Cina, come Giappone, Vietnam, Thailandia e altri. Questo nonostante le carenze di alcuni prodotti siderurgici in Europa e il sistema europeo delle quote di salvaguardia non sia stato in grado di adeguarsi efficacemente a questi cambiamenti nel commercio siderurgico.

Nonostante queste sfide, gli esperti prevedono che la Cina continuerà a essere un importante esportatore di acciaio. Tuttavia la sua produzione potrebbe diminuire a causa della minore domanda interna e delle misure adottate dalle autorità europee per ridurre le emissioni di CO2 nella produzione di acciaio. Al contrario, si prevede che le produzioni e le esportazioni di acciaio dell’India aumenteranno, considerando i piani di sviluppo del settore siderurgico nel paese.

 

Affidati a un partner competente
per trovare sempre l’acciaio giusto.

Rivolgiti ai tecnici Sangoi:
con la formula Steel Up® di Sangoi
puoi avere questo e molto di più per il tuo business.

Chiedici maggiori dettagli!

Scopri di più qui

 

Alessandra Sangoi

Alessandra Sangoi
CEO

Mercato al 9 ottobre 2023

Sei interessato a questo tipo di aggiornamento?

Non perdertene uno e iscriviti alla newsletter Sangoi!

    Iscriviti alla Newsletter

    Dichiaro di aver letto l'informativa ai sensi dell'art. 12, 13 del Regolamento Europeo sulla Privacy n. 679/2016 e di esprimere il mio consenso al trattamento dei dati.*