Prospettive e sfide nel mercato europeo dei coils

[Nella foto un’immagine dallo shooting nello stabilimento SANGOI di Tarcento.]

Nonostante una ulteriore flessione nei valori dei coils importati, persistono scarse opportunità d’importazione a causa dei rischi legati alle misure protezionistiche e alle problematiche dei trasporti marittimi, specialmente nel passaggio dall’Asia attraverso il Golfo del Mar Rosso.

In questa fase di incertezza, i compratori tendono a ritardare gli acquisti, influenzati da un sentimento ribassista predominante. Nel frattempo, i produttori stanno vedendo ridursi il proprio portafoglio ordini, con tempi di consegna stimati tra aprile e maggio.

Malgrado queste sfide, i produttori resistono alla tentazione di tagliare la produzione per mantenere i prezzi, preferendo restare in attesa del rientro sul mercato dei buyers per il riassortimento delle scorte. Va comunque evidenziato che la riduzione dei costi delle materie ha indotto i produttori ad offrire degli sconti sui prezzi.

L’andamento della domanda nei settori finali è strettamente legato alle dinamiche economiche globali. Una potenziale ripresa dei consumi e degli investimenti potrebbe essere stimolata da una prospettiva di riduzione dei tassi di interesse, prevista secondo gli analisti tra giugno e luglio 2024.

Nonostante la previsione di una crescita del PIL rivista al ribasso, gli analisti sono ottimisti riguardo alla riduzione del rischio di una recessione grave. Tuttavia, le imminenti elezioni americane e l’instabilità geopolitica globale potrebbero generare volatilità nei mercati, influenzando anche il settore siderurgico.

Secondo l’ISTAT, l’economia globale continua a essere penalizzata dall’incertezza delle tensioni geopolitiche, con prospettive di crescita moderate. L’Italia, pur registrando un rallentamento rispetto agli anni precedenti, ha comunque mostrato un incremento annuo del PIL superiore alla media dell’eurozona.

Le indicazioni provenienti dalle indagini sulla fiducia economica sono variegate. Mentre a febbraio 2024 la fiducia delle imprese è peggiorata, quella dei consumatori ha continuato a crescere, raggiungendo livelli record da giugno 2023.

Tra i paesi europei, l’Italia ha registrato una crescita nel settore delle costruzioni particolarmente significativa, fornendo un impulso positivo all’occupazione e agli investimenti, rispetto ad altri comparti dell’economia italiana. Si auspica quindi che le misure previste dal PNRR possano dare ulteriore spinta al settore delle costruzioni a beneficio di molti comparti coinvolti come quello siderurgico.

 

L’impatto della crisi della sicurezza nel Mar Rosso sul mercato dei coils

La crisi della sicurezza nel Mar Rosso ha avuto un forte impatto sul mercato dei coils, aumentando i costi di trasporto marittimo dell’acciaio del 150% rispetto ai livelli precedenti all’incidente nel Canale di Suez. Questo ha portato le principali compagnie di navigazione a evitare la rotta di Suez, causando congestione e ritardi nelle consegne. Inoltre, i tempi di consegna dall’Estremo Oriente all’Europa sono aumentati di 15-25 giorni, rendendo gli acquirenti europei riluttanti a prenotare tonnellaggi dall’Asia.

Le misure di salvaguardia dell’UE per l’acciaio importato hanno ulteriormente complicato la situazione, con l’incertezza sulle politiche commerciali che ha scoraggiato ulteriormente le importazioni. Questa situazione ha portato gli operatori del settore a essere cauti nell’acquistare materiale importato, preoccupati per l’esaurimento delle quote di salvaguardia e per la volatilità dei prezzi.

 

Aggiornamenti sulla situazione della ex Ilva

Il ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che cinque multinazionali sono interessate all’acquisto delle Acciaierie d’Italia (ADI), precedentemente note come Ilva. Di queste, tre aziende hanno progetti ben strutturati, come confermato da Urso dopo un incontro con i sindacati a Genova.

Urso ha proposto di replicare il modello di successo implementato a Piombino, dove sono stati realizzati due progetti industriali complementari.  Il piano, che sarà presentato prima dell’estate, mira al rilancio delle ex acciaierie Ilva  e di Acciai Speciali Terni con Arvedi.

Nel frattempo, i commissari ADI stanno valutando le necessità di manutenzione presso l’acciaieria di Taranto.

L’ADI è stata dichiarata insolvente dal tribunale di Milano, innescando così una procedura di amministrazione straordinaria che ha permesso allo Stato di intervenire per garantire la continuità produttiva. Il governo, sta cercando investitori privati per l’ADI e ha avviato trattative con Arvedi, Metinvest e Vulcan Green Steel, volendo evitare la nazionalizzazione.

 

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Editor-in-Chief : Alessandra Sangoi
CEO di SANGOI Group

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