Mercato europeo dei coils
Perdura la fase di debolezza del mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) anche se iniziano ad essere evidenti i segnali di stabilizzazione. I prezzi hanno mantenuto un trend negativo, riflettendo una domanda interna contenuta, tipica del periodo estivo, e la persistente pressione esercitata dalle offerte di importazione, spesso più competitive rispetto a quelle dei produttori europei.
Le dinamiche stagionali e il rallentamento dell’attività industriale, uniti a una certa prudenza da parte dei buyers nel riapprovvigionamento, hanno mantenuto il mercato su livelli deboli. Tuttavia, le fonti segnalano che i ribassi stanno perdendo slancio e che il mercato potrebbe essere vicino a un punto di equilibrio, considerati i livelli dei costi di produzione delle acciaierie e la crescente difficoltà per i produttori nel sostenere ulteriori sconti.
Un fattore rilevante in questa fase è rappresentato dal cambio euro-dollaro. Il recente indebolimento della valuta statunitense ha avuto un duplice impatto sul mercato: da un lato, ha reso le importazioni di coils da paesi asiatici come Giappone, Indonesia, India e Vietnam relativamente più convenienti per gli acquirenti europei, incentivando gli ordini dall’estero. Dall’altro, ha ridotto il margine di vantaggio per alcune acciaierie extra-UE, frenando in parte la corsa al ribasso dei prezzi di esportazione, specialmente in un momento in cui i costi logistici e doganali iniziano a pesare maggiormente nei calcoli dei trader.
In Italia, il mercato rimane sostanzialmente debole, ma alcuni segnali lasciano intravedere una possibile stabilizzazione. I fornitori domestici offrono tempi di consegna abbastanza ristretti e si mostrano flessibili per ordini di una certa consistenza. I livelli di prezzo praticabili si sono attestati su una fascia piuttosto stabile negli ultimi giorni, con variazioni minime rispetto alla settimana precedente. Anche il mercato del CRC e dei coils zincati ha seguito un andamento simile, con riduzioni limitate e una maggiore resilienza dovuta ai costi energetici e di produzione più elevati.
A livello europeo, nonostante l’incertezza generale, le prospettive non sono del tutto negative. Alcuni produttori indicano che i livelli attuali non sono sostenibili nel lungo periodo e che, con l’avvicinarsi della fine dell’estate e l’entrata in vigore delle nuove normative ambientali, come il CBAM, potremmo assistere a un graduale rimbalzo dei prezzi, supportato anche da una probabile riduzione della pressione delle importazioni.
In conclusione, il mercato dei coils, pur in un quadro di debolezza, manifesta la tendenza al rallentamento dei ribassi dovuta a fattori esterni come le normative ambientali che lasciano spazio a un cauto ottimismo per i mesi autunnali.
[Nella foto un’immagine dell’archivio di SANGOI GROUP.]
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Editor-in-Chief : Alessandra Sangoi
CEO di SANGOI Group