Aggiornamenti sul mercato dei piani 20 febbraio 2023

Andamento del mercato dei piani

L’atteggiamento prudente dei buyers del mercato europeo dei piani ha determinato un volume di scambi di coils limitati nelle ultime settimane. Ciò nonostante i produttori europei di acciaio hanno mantenuto posizioni ferme nelle loro negoziazioni ed hanno favorito un ulteriore rialzo dei prezzi dei coils. Questo si è verificato sulla scia della decisione di Arcelor Mittal di aumentare di Euro 40/ton il prezzo dei coils a caldo in Europa.

La cautela dei buyers rispetto al nuovo ciclo di aumenti perseguito dai produttori deriva dalla constatazione della debolezza della domanda delle industrie consumatrici.

Gli operatori osservano inoltre che è in corso il riavvio di alcune capacità produttive inutilizzate. Questo riguarda in particolare l’altoforno di Arcelor Mittal a Gijon in Spagna ed il secondo altoforno della stessa azienda a Dunkerque in Francia. Tali riavvi dovrebbero aumentare la disponibilità di materiale sul mercato favorendo il riequilibrio tra domanda e offerta.

In questo contesto, data l’importanza della Turchia come fonte di import di coils, si inserisce il problema dell’impatto del terremoto che è avvenuto nel Paese sulla produzione e spedizione dei coils dalle aree coinvolte dai danni del sisma. La contrazione delle importazioni dalla Turchia potrebbe infatti contribuire a limitare le disponibilità di materiale sul mercato europeo e conseguentemente ad alimentare la tensione sui prezzi.

Per quanto riguarda le offerte da altre aree di import extra UE, esse si mantengono su livelli di prezzo che non risultano sufficientemente competitivi, tenuto conto dei lunghi tempi di consegna e dei costi della logistica.

Valori coils indiani

Va comunque osservato che i produttori indiani di piani hanno leggermente ridotto i prezzi delle loro offerte di coils in considerazione della rivalutazione del dollaro rispetto all’Euro. La riduzione ha riguardato sia le offerte per il mercato interno che quelle per il mercato europeo.

La posizione dei produttori

Il quadro di mercato consente ai produttori europei di registrare un buon portafoglio ordini. Il rallentamento delle richieste da parte della distribuzione è interpretato come un momento di assestamento che precede una ripresa della domanda dovuta alle necessità di riassortimento dei magazzini.

I tempi di consegna dei produttori europei per i coils a caldo sono attualmente di otto settimane e sono quindi attese le negoziazioni per i fabbisogni di coils di maggio-giugno.

 

Dichiarato lo stato di emergenza in Turchia – impatto sui prezzi del rottame

I gravi danni causati dal terremoto che si è verificato il 6 febbraio in Turchia hanno comportato la dichiarazione dello stato di emergenza nelle zone coinvolte del Sud del Paese.

Nel settore siderurgico ciò determina delle conseguenze sia in relazione alle attività produttive delle acciaierie che alle compravendite di rottame.

Per quanto riguarda gli stabilimenti delle acciaierie di Iskenderun si prevede che ricorrano alla dichiarazione di stato di emergenza stante l’impossibilità di movimentare i carichi di acciaio e di rottami causata dell’assenza di manodopera disponibile. Questo problema è aggravato dai danni subiti dalle infrastrutture di supporto nel porto di Iskenderun.

Va poi evidenziato che i contratti di compravendita di prodotti in acciaio e di rottame già in corso unitamente a quelli di nuova sottoscrizione vengono assoggettati alla condizione di forza maggiore allo scopo di introdurre la possibilità di sospensione e/o di proroga.

Per quanto riguarda i trasporti via nave di rottame con la dichiarazione di forza maggiore i costi di controstallia subiti dagli armatori per l’impossibilità di scarico delle navi dovranno essere coperti dalle assicurazioni e non potranno essere richiesti ai ricevitori.

Questa situazione ha avuto un impatto anche sui prezzi del rottame in Turchia che hanno subito una flessione.

Secondo fonti ci sarebbero almeno 11 carichi d’altura destinati a Iskenderun. Cinque sono di origine europea, quattro sono di origine britannica, una è di origine statunitense e l’altra è di origine baltica.

La dichiarazione di forza maggiore comporterà inoltre ritardi nelle spedizioni dei prodotti di acciaio senza che ciò possa consentire ai contraenti l’avvio di azioni legali. Va tenuto presente che la maggior parte delle spedizioni di acciaio previste in queste settimane riguardano contratti conclusi a prezzi inferiori rispetto alla fascia di prezzo di mercato odierna.

In questo quadro, secondo fonti, la Cina sembra si stia preparando a fornire l’acciaio da costruzione che si renderà necessario per la ricostruzione in Turchia.

 

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Alessandra Sangoi

Alessandra Sangoi
CEO

Mercato al 20 febbraio 2023

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