Il settore dei piani
Perdura nel mercato dei coils una fase di rallentamento degli scambi.
Di seguito una breve panoramica delle ragioni dietro questo rallentamento e delle prospettive per il quarto trimestre.
Rallentamento del Mercato
Uno dei fattori principali che contribuiscono alla debolezza del mercato dei coils è la riduzione dei livelli di scorte perseguita dagli operatori della filiera. In un contesto di incertezza economica, molte aziende stanno cercando di ottimizzare la gestione delle scorte per evitare sovraccarichi di inventario. Tuttavia, questa strategia ha contribuito a una diminuzione della domanda complessiva di coils.
Inoltre, c’è una scarsità di richieste da parte dei settori finali che utilizzano i coils. Questo può essere attribuito a vari fattori, tra cui la ridotta attività economica in alcune industrie e la flessibilità nel ritardare gli investimenti in attrezzature e materiali.
Stabilità dei Prezzi
Nonostante il rallentamento del mercato, i produttori di coils non prevedono ulteriori forti riduzioni dei prezzi. Questo è dovuto principalmente all’aumento dei costi di produzione. Gli alti costi delle materie prime e dell’energia, insieme alle pressioni salariali, hanno reso difficile per i produttori abbassare ulteriormente i prezzi senza compromettere la loro redditività.
Coils di Importazione
Un fattore considerato con attenzione da parte degli operatori è il rilascio dei volumi di coils di importazione che saranno disponibili sul mercato a ottobre con le rinnovate disponibilità di quote di salvaguardia. Tuttavia, non vi è preoccupazione che questi volumi possano esercitare una significativa pressione sul mercato nazionale. Questo perché gli acquisti a cui si riferiscono sono stati effettuati alla fine del secondo trimestre, quando i prezzi di importazione erano molto più alti rispetto agli attuali. Pertanto, è improbabile che tali importazioni abbiano un impatto negativo sul mercato.
Offerte dall’Importazione
Le offerte provenienti dall’importazione al momento non sembrano essere particolarmente attraenti. Ad esempio, le acciaierie indiane, che sono una delle principali fonti di importazione per il mercato europeo, offrono prezzi scarsamente competitivi. Inoltre, altre fonti di importazione non sono allettanti a causa di modesti differenziali di prezzo, tempi di consegna lunghi e rischi legati alle misure di salvaguardia.
Prospettive per il Quarto Trimestre
Guardando alle prospettive per il quarto trimestre, si prevede che il rallentamento del mercato possa persistere. Tuttavia, c’è una sensazione diffusa tra gli operatori del settore che la fase di ripristino delle scorte potrebbe iniziare tra ottobre e novembre. Ciò potrebbe portare a una maggiore domanda di coils nelle prossime settimane.
Tuttavia, la principale preoccupazione rimane la diminuzione della domanda da parte degli utenti finali. La ripresa economica in alcuni settori potrebbe essere necessaria per stimolare una domanda più robusta per i coils.
In conclusione, il mercato dei coils sta attraversando una fase di rallentamento con prezzi stabili ma una domanda debole. L’importazione non sembra essere una soluzione immediata al problema, e le prospettive per il futuro rimangono incerte. Gli operatori del settore stanno guardando con cautela a ottobre e novembre sperando che la ripresa delle scorte possa portare a una maggiore stabilità nel mercato dei coils.
Il rallentamento della siderurgia in Turchia
Durante un recente incontro tenutosi a Istanbul, il CEO di uno dei principali produttori turchi ha dichiarato che l’industria siderurgica turca sta attraversando un periodo di stagnazione. Ha inoltre evidenziato un significativo declino nelle esportazioni e nella produzione di acciaio delle fabbriche turche nel 2023, attribuendo questa situazione a condizioni di mercato sfavorevoli e misure di protezione.
Le esportazioni di acciaio sono scese del 44% rispetto all’anno precedente, raggiungendo solamente 5,3 milioni di tonnellate, principalmente a causa della debole domanda nei principali mercati di destinazione. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate del 22% su base annua, toccando 11 milioni di tonnellate, secondo i dati forniti dall’Associazione dei produttori di acciaio turchi.
La forte concorrenza da parte dei principali fornitori asiatici, in particolare dalla Cina, ha ulteriormente danneggiato la produzione e le vendite delle acciaierie turche nel 2023. È da notare che l’attività commerciale globale ha subito una significativa contrazione, a causa dell’alta inflazione, della forza del dollaro e della guerra in corso tra Russia e Ucraina. Inoltre, le sanzioni imposte all’acciaio russo rappresentano una minaccia aggiuntiva per i produttori di acciaio turchi.
È importante sottolineare che la possibilità di esportare in Europa è ora subordinata alla condizione che i produttori turchi dimostrino di non aver utilizzato acciaio semilavorato di origine russa. (Fonte Platts)
Le preoccupazioni degli operatori per l’impatto del CBAM
La fase transitoria del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) dell’UE inizierà il 1° ottobre. Con l’avvicinarsi dell’implementazione, gli operatori di mercato in Europa stanno discutendo del nuovo sistema e delle sue sfide. La piena attuazione del CBAM è prevista a partire da gennaio 2026.
Nelle prime fasi dell’attuazione del CBAM non si prevedono impatti sulle possibilità di interscambio di prodotti siderurgici. Nel corso del tempo, tuttavia, il crescente costo del carbonio eroderà il vantaggio competitivo di molti produttori non UE, rendendo l’UE una destinazione di esportazione economicamente meno attraente per i produttori di acciaio a emissioni più elevate.
Questo comporterà maggiori costi che saranno inevitabilmente trasferiti agli utenti finali europei, ma anche ulteriori tensioni sulle catene di approvvigionamento industriali.
Il CBAM ha lo scopo di garantire una transizione equa nell’UE e nel mondo, ma una conseguenza non intenzionale potrebbe essere quella di rendere la transizione in Europa più costosa che altrove. (Fonte Kallanish)
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CEO
