Prospettive e sfide nel mercato europeo dei coils
Il mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) sta attraversando un periodo di rafforzamento degli scambi, con prezzi in leggero aumento a causa del sentiment rialzista dei produttori favorito dalle limitazioni alle importazioni e dalle aspettative di misure di salvaguardia ancora più severe che l’Unione Europea potrebbe adottare.
Aumento dei Prezzi e Sentiment Rialzista
ArcelorMittal ha recentemente annunciato un aumento di 30 Euro/ton dei prezzi dei coils a caldo per le consegne di aprile/maggio nonostante molti acquirenti ritengano che questo livello sia difficile da sostenere nel breve termine. Attualmente, i prezzi negoziabili si aggirano su un livello tra i 30 e i 60 Euro in meno dei prezzi annunciati da Arcelor Mittal.
Le previsioni di un ulteriore rialzo sono supportate dalla possibile riduzione delle importazioni a causa delle misure di salvaguardia dell’UE, in fase di revisione e attese per il secondo trimestre dell’anno. Tuttavia, alcuni operatori di mercato ritengono che la domanda non sia abbastanza forte per sostenere un rialzo prolungato dei prezzi.
Limitazioni alle Importazioni e Focus sul Mercato Interno
I prezzi dei coils a caldo per importazioni dalla Turchia e dall’Asia non si discostano abbastanza dai prezzi dei produttori europei per giustificare i rischi derivanti dai dazi antidumping e dal crescente protezionismo. Le opportunità di import risultano pertanto meno competitive rispetto al materiale prodotto localmente. Molti buyers prediligono in questo contesto le produzioni europee se non altro per una migliore gestione dei tempi di consegna.
Un’ulteriore riduzione delle importazioni è attesa nella seconda metà dell’anno, rafforzando la posizione negoziale delle acciaierie europee poco propense a rivedere le loro offerte.
Domanda Debole
Nonostante il rialzo dei prezzi, il mercato resta incerto. Il settore automobilistico, uno dei principali consumatori di acciaio, sta ancora affrontando difficoltà, specialmente in Germania, mentre il comparto delle costruzioni potrebbe riprendersi solo nel secondo trimestre.
Molti operatori ritengono che il rialzo dei prezzi sia più legato al sentiment dei produttori che alla reale domanda di mercato. Il commercio in Italia è descritto come poco attivo, con molte aziende in attesa di sviluppi sulla revisione delle misure di salvaguardia prima di decidere sui nuovi acquisti.
Prospettive Future
Le previsioni per i prossimi mesi rimangono contrastanti. Da un lato, le acciaierie stanno beneficiando della preferenza per il materiale nazionale e della limitata concorrenza dalle importazioni. Dall’altro, se la domanda non riprenderà, i prezzi potrebbero faticare a risalire. Inoltre, le tensioni geopolitiche e le incertezze sulle misure di protezione commerciale aggiungono ulteriore volatilità al mercato.
In sintesi, il mercato dei coils a caldo in Europa è in una fase di rialzo contenuto, trainato più da fattori esterni (limitazioni alle importazioni, misure di salvaguardia) che da un effettivo miglioramento della domanda.
[Nella foto un’immagine dallo shooting negli stabilimenti SANGOI GROUP.]
Produzione mondiale di acciaio: crescita a dicembre, calo complessivo nel 2024
La produzione globale di acciaio grezzo è aumentata del 5,6% a dicembre 2024, trainata principalmente dalla Cina (+11,8%) e dall’India (+9,5%). Tuttavia, su base annua, la produzione totale è diminuita dello 0,9%, riflettendo la debolezza della domanda globale. In Europa, si è registrato un lieve recupero a fine anno (+7,2% a dicembre), ma la crisi del settore persiste.
Secondo le previsioni di Eurofer, il consumo apparente di acciaio nell’UE dovrebbe crescere del 2,2% su base annua nel 2025, a condizione che il contesto industriale migliori e le tensioni globali si attenuino. Tuttavia, questa stima rappresenta una revisione al ribasso rispetto alla precedente previsione di un incremento del 3,8%.
Eurofer non prevede alcun miglioramento nel primo trimestre del 2025, con volumi di consumo che potrebbero restare inferiori ai livelli pre-pandemia. Nel terzo trimestre del 2024, il consumo apparente è diminuito dello 0,9% su base annua, mentre le consegne nazionali hanno registrato un calo del 2,3%. Le importazioni di acciaio nell’UE sono aumentate dell’1%, mentre le esportazioni sono cresciute del 4%, sostenute soprattutto dai prodotti piatti.
Anche le prospettive di ripresa della produzione siderurgica per il 2025 sono state ridimensionate: ora si prevede una crescita dello 0,9%, rispetto all’1,6% stimato in ottobre. Per il 2024, la produzione del settore siderurgico è stimata in calo del 3,3%, rispetto alla precedente previsione di una contrazione del 2,7%, principalmente a causa della flessione nei settori delle costruzioni e dell’automotive.
L’incertezza economica continuerà a pesare nei prossimi trimestri, nonostante le misure di allentamento monetario adottate dalla Banca Centrale Europea, i cui effetti non saranno immediatamente visibili.
Le prospettive restano condizionate da un insieme di fattori critici, tra cui l’instabilità dei prezzi dell’energia, il rallentamento del settore manifatturiero, un’inflazione ancora superiore agli obiettivi, gravi tensioni geopolitiche e possibili future dispute commerciali, osserva Eurofer.
(Fonte: Kallanish)
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Editor-in-Chief : Alessandra Sangoi
CEO di SANGOI Group