Prospettive e sfide nel mercato europeo dei coils
Il mercato globale dell’acciaio è attualmente attraversato da una fase di turbolenza, con numerose variabili che influenzano la domanda, l’offerta e i prezzi. La Cina, il maggiore produttore di acciaio al mondo, sta vivendo una significativa contrazione della domanda interna, dovuta in gran parte alla crisi del settore immobiliare. Questo rallentamento ha determinato un calo della produzione di acciaio del 9% su base annua a luglio 2024, evidenziando le difficoltà che l’industria cinese sta affrontando. La diminuzione della produzione in Cina ha comportato un calo dei prezzi dei prodotti in acciaio che ha coinvolto anche quelli dei coils laminati a caldo (HRC), uno dei principali prodotti siderurgici sul mercato internazionale.
Nonostante il calo dei prezzi, i produttori cinesi trovano crescenti difficoltà a esportare i loro prodotti in Europa a causa delle politiche protezionistiche messe in atto dall’Unione Europea. Queste misure, pensate per proteggere l’industria siderurgica europea dalla concorrenza a basso costo proveniente dall’Asia, limitano significativamente l’accesso dei produttori cinesi ai mercati europei, costringendoli a cercare sbocchi altrove. Tuttavia, con una domanda globale in rallentamento, trovare nuovi mercati si rivela un compito arduo.
Parallelamente, in Europa, la situazione è altrettanto complessa. Nonostante alcuni segnali di ripresa nella produzione di acciaio, come testimoniato dall’aumento del 6,3% della produzione tedesca a luglio rispetto allo stesso mese del 2023, il contesto generale rimane fragile. La Germania, che è uno dei principali produttori di acciaio in Europa, ha visto una crescita della produzione nella prima metà del 2024, con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, gli analisti e gli esperti del settore avvertono che questo rialzo potrebbe essere solo temporaneo. Le preoccupazioni sulle prospettive economiche in Europa, alimentano l’aspettativa di un posticipo di una significativa ripresa al 2025.
Questa incertezza si riflette anche nei prezzi dell’acciaio in Europa. Il mercato dei coils laminati a caldo, uno dei principali termometri del settore siderurgico, ha visto prezzi relativamente stabili nell’ultima settimana di agosto 2024. I prezzi nell’Europa nord-occidentale hanno registrato lievi fluttuazioni senza una chiara direzione. I partecipanti al mercato segnalano un clima di incertezza, con alcuni che sperano in un aumento dei prezzi a ottobre, ma altri che ritengono necessario ridurre ulteriormente la produzione per bilanciare la debole domanda.
Il dibattito sulla necessità di ridurre la produzione è particolarmente acceso. Con la domanda in calo e la pressione sui margini che si fa sentire, molti operatori di mercato suggeriscono che le acciaierie europee debbano adottare una strategia di contenimento della produzione per evitare un eccesso di offerta e per sostenere i prezzi nel medio termine. Una strategia di quel tipo richiede però un coordinamento tra i principali produttori che potrebbero essere riluttanti a tagliare la produzione per paura di perdere quote di mercato.
A complicare ulteriormente la situazione, c’è il fatto che le vacanze estive in Europa hanno portato a un rallentamento degli scambi, con molte aziende che torneranno pienamente operative solo a settembre. Questo periodo di calma apparente potrebbe però rivelarsi cruciale per determinare la direzione del mercato nei mesi successivi. Se, come alcuni prevedono, le acciaierie decideranno di ridurre la produzione, potremmo assistere ad un rialzo dei prezzi entro la fine dell’anno anche alla luce delle esigenze di ricostituzione delle scorte. Al contrario, se la produzione dovesse rimanere stabile o addirittura aumentare, la pressione sui prezzi potrebbe intensificarsi.
Anche a livello globale, la produzione di acciaio sta mostrando segni di debolezza. I dati della World Steel Association rivelano che la produzione mondiale di acciaio grezzo a luglio 2024 è diminuita del 4,7% su base annua, con una contrazione ancora più marcata rispetto al mese precedente. Questo calo è in gran parte attribuibile alla Cina, ma anche altri grandi produttori come il Giappone, la Corea del Sud e la Russia che stanno registrando volumi di produzione in diminuzione. Solo alcuni Paesi, come l’India e il Brasile, hanno mostrato un aumento della produzione, ma questi incrementi non sono sufficienti a compensare il calo globale.
In questo contesto di incertezza e volatilità, le prospettive per il mercato dell’acciaio rimangono difficili da prevedere. La crisi immobiliare in Cina continuerà probabilmente a influenzare la domanda globale di acciaio, mentre in Europa la questione centrale sarà legata all’efficacia del coordinamento dei produttori per ridurre l’offerta e sostenere i prezzi. L’effetto delle politiche protezionistiche europee sarà un altro fattore chiave, soprattutto se dovesse spingere i produttori cinesi a cercare nuovi mercati più aggressivamente, aumentando la concorrenza a livello globale.
La ripresa delle attività produttive dopo la pausa estiva sarà quindi un momento cruciale per capire se il mercato dell’acciaio europeo riuscirà a trovare un nuovo equilibrio. L’evoluzione del mercato nelle prossime settimane offrirà maggiori elementi per valutare la direzione futura dei prezzi e della domanda, determinando le strategie che i principali attori del settore dovranno adottare per navigare in questo contesto sfidante.
[Nella foto un’immagine dallo shooting negli stabilimenti SANGOI GROUP.]
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Editor-in-Chief : Alessandra Sangoi
CEO di SANGOI Group