Andamento del mercato dei piani
Il mercato delle bobine di acciaio continua ad essere caratterizzato dalla tensione dei prezzi offerti dai produttori Europei. I livelli dei prezzi sono sostenuti da un’offerta limitata e dai tempi di consegna che si mantengono molto lunghi.
I prezzi europei dei coils a caldo hanno iniziato a rimbalzare a gennaio 2023 dai bassi livelli degli ultimi mesi del 2022. I prezzi dei rotoli laminati a caldo dei produttori europei sono aumentati di oltre € 200 / tonnellata rispetto all’inizio di quest’anno sulla spinta di disponibilità ridotte e di lunghi tempi di consegna.
Attualmente la maggior parte delle acciaierie dell’Europa nord-occidentale offre tempi di consegna che arrivano già a luglio per i nuovi ordini di acquisto.
Le cause della ridotta disponibilità
Come noto, la contrazione delle disponibilità di materiale si riconduce principalmente alla chiusura di alcuni impianti avvenuta già lo scorso anno. A questo fattore si aggiungono gli effetti dei problemi tecnici che coinvolgono alcuni impianti siderurgici oltre alla contrazione delle disponibilità causate dai fermi per manutenzioni programmate in vari siti.
Va inoltre evidenziato che la domanda dell’automotive risulta in ripresa e anche questo contribuisce ad alimentare la tensione nei prezzi dei piani.
La distribuzione
La distribuzione, tuttavia, non ritiene ci siano le condizioni per giustificare i forti aumenti di prezzo dei coils, in considerazione della generalizzata debolezza del mercato di utilizzo finale. Ciò si riscontra nella difficoltà a trasferire completamente nel mercato finale di utilizzo gli aumenti di prezzo applicati dai produttori.
Il sentiment dei buyers
In questo contesto molti buyers intravedono prospettive incerte in relazione alla domanda ed ai prezzi del terzo trimestre. Conseguentemente limitano i loro acquisti a quanto strettamente necessario ai fabbisogni di materiale per l’evasione degli ordini in portafoglio.
Stanti però le condizioni che alimentano la forza delle posizioni dei produttori molti buyers prevedono che la tendenza al rialzo dei prezzi delle bobine in Italia e in Europa potrebbe continuare anche nel secondo trimestre.
L’import
In conseguenza alla difficoltà di approvvigionamento in Europa, sta crescendo da parte dei buyers l’interesse per le importazioni, poiché i tempi di consegna sono paragonabili a quelli delle acciaierie europee.
Purtuttavia i fornitori asiatici limitano le quote di materiale riservate alle offerte Europee a causa delle preoccupazioni su possibili misure antidumping.
I coils laminati a freddo e zincati
Anche i prezzi dei coils laminati a freddo e zincati sono in forte tensione nel mercato italiano in quanto si continua a segnalare una minore produzione di questo tipo di bobine. Viene riportato che il principale produttore di acciaio, Acciaierie d’Italia, abbia tempi di consegna lunghi e modeste disponibilità. Tata Steel Nederland ha in corso gravi interruzioni nelle sue acciaierie mentre le offerte di importazione dall’Asia sono limitate. Tutto ciò allunga i tempi di consegna presso i produttori europei.
L’attuale carenza di bobine è vista perdurare nel secondo trimestre a causa delle difficoltà di produzione di Acciaierie d’Italia, delle interruzioni di Tata Steel, di nessuna offerta di importazione dalla Turchia ed infine a causa anche delle quotazioni asiatiche non competitive.
Produzione mondiale di acciaio grezzo di febbraio: in calo dell’1,0% su base annua (Worldsteel)
La produzione mondiale di acciaio grezzo è stata di 142,4 milioni di tonnellate a febbraio, con una diminuzione dell’1,0% rispetto a febbraio 2022. (Fonte World Steel Association)
La produzione di acciaio grezzo del mese è stata colpita dalla crescita economica ancora debole, e dalla bassa produzione di acciaio conseguente agli elevati costi energetici. La produzione di acciaio UE ha risentito poi dell’impatto della continuazione della guerra in Ucraina e delle relative interruzioni e del forte terremoto in Turchia.
Tra i primi 10 paesi produttori di acciaio, la Turchia a febbraio ha registrato il maggiore calo della produzione di acciaio, in calo del 28,9% su base annua a 2,1 milioni di tonnellate in seguito ai terremoti che hanno colpito il paese all’inizio del mese e che hanno portato le aziende siderurgiche nazionali nel sud-est della Turchia a sospendere temporaneamente le produzioni.
Si stima che la Cina, il più grande produttore mondiale di acciaio, abbia prodotto a febbraio un aumento del 5,6% su base annua a 80,1 milioni di tonnellate
Secondo produttore mondiale di acciaio, l’India ha invece visto una diminuzione della sua produzione dell’1% a 10 milioni di tonnellate, mentre la produzione del Giappone, il terzo produttore di acciaio, ha visto un calo del 5,3% a 6,9 milioni di tonnellate.
Europa e CSI
Per regione, Russia, Ucraina e gli altri paesi della CSI hanno registrato il maggiore calo della produzione il mese scorso, in calo del 21,3% a 6,4 milioni di tonnellate.
Dopo di loro, l’UE (27 paesi) ha registrato il calo maggiore della produzione, in calo del 12,6% su base annua a 10,5 milioni di tonnellate.
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Alessandra Sangoi
CEO