Aggiornamenti sulle prospettive del mercato dei piani 22 novembre 2021

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Andamento del mercato dei piani Il mercato europeo dei coils ha mostrato segnali di stabilità nel corso della scorsa settimana. Le variazioni dei prezzi sono state lievi ed in alcuni momenti divergenti tra Nord e Sud Europa. La conclusione delle trattative sui contratti automobilistici è ancora in una situazione di stallo e tenuto conto dei maggiori costi energetici che le acciaierie dovranno considerare nella fissazione dei prezzi di vendita si sta rafforzando il sentiment rialzista. E’ sempre più diffusa la convinzione che il deficit della domanda automobilistica sia destinato a

Quali sono le prospettive del settore dei piani? Alcune schiarite su un orizzonte che rimane incerto.

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Sono parole di speranza quelle che arrivano da Alessandro Sciamarelli, direttore delle analisi di mercato di Eurofer: nel corso di una recente conferenza sulle prospettive del settore siderurgico Sciamarelli ha infatti affermato che il peggio della recessione economica sembra essere passato. La ripresa dell’edilizia traina il consumo dell’acciaio, che Eurofer prevede in aumento dell’11,2% per il 2021 e comunque in trend positivo anche per il 2022. Si attende anche la ripartenza dell’industria automobilistica, che al momento risulta in stand-by per la mancanza di chip, ma che dovrebbe registrare un +15,3%

Il mercato europeo alla vigilia delle decisioni sulle misure di salvaguardia: a che punto siamo?

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I prezzi dei coils in Europa saliranno o scenderanno nel prossimo futuro? La risposta a questa domanda sembra essere diversa a seconda delle aree geografiche: se nel Nord Europa le restrizioni all’import e la forte richiesta fanno attendere un rafforzamento dei prezzi, nel Sud del continente l’attenzione è tutta per il materiale che attende nei porti il 1° ottobre, data che “libererà” le quote di import del quarto trimestre 2021 senza il dazio del 25%. Tuttavia difficilmente si assisterà a un calo dei prezzi dei coils a breve termine, anche

L’incertezza delle quote import e l’avvento del CBAM all’orizzonte: ultime notizie dal mercato dei piani

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Alta domanda costante e scarse possibilità di consegne entro fine 2021, sia acquistando da produttori UE che importando: questa è la fotografia attuale del mercato dei coils europeo, a fronte dell’andamento positivo di molti settori che richiedono acciaio. L’ingresso sul mercato di coils dall’import ha però avuto il merito di ridurre la pressione per la carenza di materiale e l’ansia per il continuo rialzo dei prezzi. Se i prezzi dell’import rimangono più competitivi rispetto all’acquisto in UE, l’incertezza delle quote fissate dalle misure di salvaguardia può fungere da deterrente, visto

Proroga delle misure di salvaguardia dell’acciaio: accoglienza del mercato e primi effetti

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La Commissione Europea si è pronunciata, come atteso, sulle misure di salvaguardia dell’acciaio, ma la sua decisione non sembra aver riaperto la strada verso la stabilità per il mercato dei piani europeo. Al W.T.O. è stato infatti annunciato che le misure di salvaguardia verranno prorogate per altri tre anni dal prossimo 30 giugno: questo significa che le quote di import per le aree extra-UE resteranno prefissate, in un momento in cui la disponibilità sul mercato europeo è ristretta. La prima conseguenza di questo annuncio è stato un nuovo aumento dei

Il mercato europeo alla vigilia delle decisioni sulle misure di salvaguardia: a che punto siamo?

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Non si vede ancora il picco della continua salita dei prezzi dei coils, scandita da rincari settimanali ormai da mesi per ArcelorMittal. La carenza di offerta, inoltre, spinge alcuni produttori europei verso il consolidamento della pratica della non quotazione: promettono ai clienti una certa quantità, ma non prendono impegni sul prezzo. Relativamente alla domanda d’acciaio europea, il momento che stiamo vivendo vede uno squilibrio da parte dei diversi settori, con un allentamento per l’automotive, legato alla carenza di materia prima e semiconduttori, e un’impennata per le costruzioni e gli elettrodomestici.

L’insufficiente disponibilità di acciaio per le filiere di utilizzo: implicazioni e prospettive

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L’aumento dei prezzi dell’acciaio e la carenza di materia prima disponibile sono due criticità che stanno preoccupando il comparto delle filiere di utilizzo dell’acciaio, come riporta  questo articolo. L’insufficiente disponibilità di acciaio per soddisfare la domanda finale è al centro dell’attenzione in Italia, che è per vocazione un Paese trasformatore. Il rafforzamento di questa vocazione dell’industria Italiana presuppone infatti la disponibilità di materia prima a condizioni competitive rispetto al resto del mondo. Tra le materie prime più importanti per la filiera della trasformazione italiana ci sono i coils in acciaio

Prezzi e produzione dell’acciaio: i dati del primo trimestre 2021

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Non accenna a interrompersi la crescita dei prezzi dei coils, con ripercussioni sempre più importanti su tutta la filiera dei prodotti piani. Il timore è che i costi eccessivi, uniti alla carenza di materiale e al conseguente allungamento dei tempi di consegna, costringano i grandi consumatori a rivedere pesantemente la propria produzione. L’Associazione europea dei distributori d’acciaio Eurometal ha diffuso dati poco confortanti sul mercato interno europeo, che vede per il 2021  un consumo reale previsto di circa 3 milioni di tonnellate superiori all’offerta interna. Le importazioni insufficienti a colmare

La misura di salvaguardia sull’importazione d’acciaio: cosa c’è da sapere

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Le misure di salvaguardia sulle importazioni d’acciaio: un ripasso su cosa sono A luglio 2018 la Commissione Europea decideva di istituire delle misure di salvaguardia sulle importazioni di determinati prodotti d’acciaio. Le misure erano il frutto di un lavoro di mesi della Commissione, alla luce anche, in quel determinato periodo, di una persistente sovracapacità mondiale nella produzione d’acciaio. Le misure erano state decise in risposta ai dazi introdotti dagli Stati Uniti sui prodotti in acciaio, considerati una grave minaccia per i produttori siderurgici europei e al persistere di pratiche commerciali

La piegatura della lamiera: da cosa dipende?

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La buona riuscita di una piega dipende da molte variabili in relazione alle caratteristiche del materiale e alle impostazioni della macchina. In particolare il raggio minimo di piega che possiamo esercitare è in rapporto allo spessore del materiale e alle caratteristiche dello stesso. La relazione fra il raggio minimo e lo spessore è importante perché determina l'asse neutro. Questo è  l'asse lungo il quale le fibre del materiale non subiscono nessuna deformazione. In condizioni di lavoro ottimali questo asse si trova a metà dello spessore. Se questo asse si trova